(ENG)
I am on the road again. After spending almost 3 weeks in charming Merlo, I packed up my things yesterday and hit the road again. If I'm honest, I wasn't exactly thrilled about having to search and gather everything. I had gotten used to it here, with the climate, the environment and the pace of life. By now I felt like I was part of this place. It was almost surreal to leave it. I spent unforgettable moments in this special place. I had the chance and luck to see and refresh myself in its thousands of waterfalls, to walk in nature, to hear the perennial magical song of all those colorful birds to meditate in the shade of the trees, maybe in a hammock, to climb rivers and mountains, and also to visit the small and lovely town. There are so many activities and things to see, especially at this time of year. It also has the third-largest microclimate in the world. There are many factors that participate in making this place unique, but the most important one has not been written yet: the people.
When I arrived here, everything was quieter. The season had not yet started and there were not so many people. The hostel was lively, but definitely the pace was lower. And maybe on the one hand that was good for me, since I came here after 2 months in Peru and a long journey. I felt tired and felt like I didn't understand anything and couldn't communicate. Everything seemed so complicated. If I have to be completely honest, the first week I tried to avoid prolonged contact, long discussions. When I joined the others, during the times when we were all together, I often and often had the feeling that I was watching a movie in an unfamiliar language and without subtitles of any kind.
I cannot take credit for what happened after that. Thanks to everyone's patience and their efforts to explain and talk to me more slowly, I became part of a lively and warm group. And with the new arrivals it became even more fun. The work shifts went by quickly and the free time was always full of life. In no time, a trip somewhere would be organized, or some activity in the hostel. But there were also moments of relaxation, where someone meditated, someone rested, and someone maybe read. I also cherished all the chats by the pool, under the hot sun. I visited really special places, but it was the people who made them incredible.
One Saturday we went to the reserve. Determined to look for a nice waterfall with few people, we walked up the river until we found it. But just after we too were able to savor what it had to offer, a storm arrived. Wind, rain...then hail. It looked like a scene from a movie. Rightly so, it created some tension, which also led to moments where we walked as fast as we could and in silence, but mostly we laughed and joked that we would surely remember the day.
How I loved, after a long walk, throwing myself under the cool waters of the falls and then drinking a mate in company, chatting about more and less, laughing about our adventures or discussing essential and profound themes. The serenity seemed so natural, so simple and so obvious. For me they were simply perfect moments, about which I would change absolutely nothing.
And then came the evening, which brought either dinner, maybe a show, rowdy chats and drinks in company. They even had the patience to try to teach me how to dance. I must mention that I am as stiff as a broomstick when it comes to this activity, however come on, thanks to their skill and determination, something fun came out of it. For me in doing it and for them in seeing me. And then a lot of laughter. Even for no reason. It doesn't seem possible, but in all this we also had definite shifts. We can say that we didn't miss a thing.
I gladly made some room in my heart to put in the experience I had here with them. It definitely deserves it.
Sono nuovamente in viaggio. Dopo aver trascorso quasi 3 settimane nella ridente Merlo, ieri ho impacchettato le mie cose e sono ripartito. Se devo essere sincero, non sono stato proprio entusiasta di dover cercare e raccogliere tutto. Mi ero abituato qui, con il clima, con l'ambiente e con il suo ritmo di vita. Oramai mi sembrava di far parte di questo posto. È stato quasi surreale lasciarlo. Ho passato momenti indimenticabili in questo luogo speciale. Ho avuto la possibilità e la fortuna di vedere e rinfrescarmi nelle sue mille cascate, di camminare nella natura, di sentire il perenne magico canto di tutti quei uccellini coloratissimi di meditare all'ombra degli alberi, magari su un'amaca, di scalare fiumi e montagne e anche di visitare la piccola e graziosa cittadina. Le attività e le cosa da vedere sono davvero tante, soprattutto in questo periodo dell'anno. E poi ha anche il terzo microclima del mondo. Sono molti i fattori che partecipano a rendere questo posto unico, ma il più importante non è stato ancora scritto: le persone.
Quando sono arrivato qui, era tutto più tranquillo. La stagione non era ancora iniziata e non c'era moltissima gente. L'ostello era animato, ma sicuramente il ritmo era più bassi. E forse da una parte per me è andata bene così, poiché sono giunto qui dopo 2 mesi in Perù e un lungo viaggio. Mi sentivo stanco e mi sembrava di non capire niente e di non riuscire a comunicare. Sembrava tutto così complicato. Se devo essere completamente sincero, la prima settimana ho cercato di evitare contatti prolungati, discussioni lunghe. Quando mi univo agli altri, nei momenti in cui si stava tutti insieme, spesso e volentieri avevo la sensazione di assistere ad un film in una lingua sconosciuta e senza sottotitoli, di alcun genere.
Non posso prendermi il merito per quello che è successo dopo. Grazie alla pazienza di tutti e ai loro sforzi di spiegarmi e di parlare più lentamente con me, sono entrato a far parte di un gruppo vivace e caloroso. E con i nuovi arrivi è diventato ancora più divertente. I turni di lavoro passavano velocemente e il tempo libero era sempre pieno di vita. In men che non si dica si organizzava una gita da qualche parte, o una qualche attività nell'ostello. Ma esistevano anche momenti di relax, dove qualcuno meditava, qualcuno si riposava e qualcuno magari leggeva. Mi sono care anche tutte le chiacchierate a bordo piscina, sotto il sole cocente. Ho visitato luoghi davvero speciali, ma sono state le persone a renderli incredibili.
Un sabato siamo andati alla riserva. Decisi a cercare una bella cascata con poca gente, abbiamo risalito il fiume finché non l'abbiamo trovata. Ma giusto dopo essere riusciti anche noi ad assaporare quelli che aveva da offrire, è arrivata una tempesta. Vento, pioggia...poi grandine. Sembrava la scena di un film. Giustamente si è creata un po' di tensione, che ha portato anche a momenti dove si camminava il più velocemente possibile ed in silenzio, ma per lo più si rideva e si scherzava sul fatto che sicuramente ci saremmo ricordati di quella giornata.
Quanto ho adorato, dopo una lunga camminata, buttarmi sotto le acque fresche delle cascate e poi bere un mate in compagnia, chiacchierando del più e del meno, ridendo delle nostre avventure o discutendo temi essenziali e profondi. La serenità sembrava così naturale, così semplice e così ovvia. Per me erano semplicemente momenti perfetti, dei quali non avrei cambiato assolutamente niente.
E poi arrivava la sera, che portava o una cena, magari uno show, chiassose chiacchierate e bevute in compagnia. Hanno anche avuto la pazienza di provare a insegnarmi a ballare. Devo menzionare che io sono rigido come un manico di scopa quando si tratta di questa attività, però dai, grazie alla loro bravura e determinazione, ne è uscito qualcosa di divertente. Per me nel farlo e per loro nel vedermi. E poi tante risate. Anche senza motivo. Non sembra possibile, ma in tutto questo avevamo anche dei turni di lavoro ben precisi. Possiamo dire che non ci siamo fatti mancare niente.
(ITA)
Sono nuovamente in viaggio. Dopo aver trascorso quasi 3 settimane nella ridente Merlo, ieri ho impacchettato le mie cose e sono ripartito. Se devo essere sincero, non sono stato proprio entusiasta di dover cercare e raccogliere tutto. Mi ero abituato qui, con il clima, con l'ambiente e con il suo ritmo di vita. Oramai mi sembrava di far parte di questo posto. È stato quasi surreale lasciarlo. Ho passato momenti indimenticabili in questo luogo speciale. Ho avuto la possibilità e la fortuna di vedere e rinfrescarmi nelle sue mille cascate, di camminare nella natura, di sentire il perenne magico canto di tutti quei uccellini coloratissimi di meditare all'ombra degli alberi, magari su un'amaca, di scalare fiumi e montagne e anche di visitare la piccola e graziosa cittadina. Le attività e le cosa da vedere sono davvero tante, soprattutto in questo periodo dell'anno. E poi ha anche il terzo microclima del mondo. Sono molti i fattori che partecipano a rendere questo posto unico, ma il più importante non è stato ancora scritto: le persone.
Quando sono arrivato qui, era tutto più tranquillo. La stagione non era ancora iniziata e non c'era moltissima gente. L'ostello era animato, ma sicuramente il ritmo era più bassi. E forse da una parte per me è andata bene così, poiché sono giunto qui dopo 2 mesi in Perù e un lungo viaggio. Mi sentivo stanco e mi sembrava di non capire niente e di non riuscire a comunicare. Sembrava tutto così complicato. Se devo essere completamente sincero, la prima settimana ho cercato di evitare contatti prolungati, discussioni lunghe. Quando mi univo agli altri, nei momenti in cui si stava tutti insieme, spesso e volentieri avevo la sensazione di assistere ad un film in una lingua sconosciuta e senza sottotitoli, di alcun genere.
Non posso prendermi il merito per quello che è successo dopo. Grazie alla pazienza di tutti e ai loro sforzi di spiegarmi e di parlare più lentamente con me, sono entrato a far parte di un gruppo vivace e caloroso. E con i nuovi arrivi è diventato ancora più divertente. I turni di lavoro passavano velocemente e il tempo libero era sempre pieno di vita. In men che non si dica si organizzava una gita da qualche parte, o una qualche attività nell'ostello. Ma esistevano anche momenti di relax, dove qualcuno meditava, qualcuno si riposava e qualcuno magari leggeva. Mi sono care anche tutte le chiacchierate a bordo piscina, sotto il sole cocente. Ho visitato luoghi davvero speciali, ma sono state le persone a renderli incredibili.
Un sabato siamo andati alla riserva. Decisi a cercare una bella cascata con poca gente, abbiamo risalito il fiume finché non l'abbiamo trovata. Ma giusto dopo essere riusciti anche noi ad assaporare quelli che aveva da offrire, è arrivata una tempesta. Vento, pioggia...poi grandine. Sembrava la scena di un film. Giustamente si è creata un po' di tensione, che ha portato anche a momenti dove si camminava il più velocemente possibile ed in silenzio, ma per lo più si rideva e si scherzava sul fatto che sicuramente ci saremmo ricordati di quella giornata.
Quanto ho adorato, dopo una lunga camminata, buttarmi sotto le acque fresche delle cascate e poi bere un mate in compagnia, chiacchierando del più e del meno, ridendo delle nostre avventure o discutendo temi essenziali e profondi. La serenità sembrava così naturale, così semplice e così ovvia. Per me erano semplicemente momenti perfetti, dei quali non avrei cambiato assolutamente niente.
E poi arrivava la sera, che portava o una cena, magari uno show, chiassose chiacchierate e bevute in compagnia. Hanno anche avuto la pazienza di provare a insegnarmi a ballare. Devo menzionare che io sono rigido come un manico di scopa quando si tratta di questa attività, però dai, grazie alla loro bravura e determinazione, ne è uscito qualcosa di divertente. Per me nel farlo e per loro nel vedermi. E poi tante risate. Anche senza motivo. Non sembra possibile, ma in tutto questo avevamo anche dei turni di lavoro ben precisi. Possiamo dire che non ci siamo fatti mancare niente.
Io ho fatto volentieri un po' di spazio nel cuore per metterci l'esperienza vissuta qui con loro. Lo merita sicuramente.
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