Another last day

 

(ENG)

Today was another day in which I had to say goodbye. I can't say that I'm getting used to it, despite the fact that in the last 3 months I've really experienced a lot of such moments.

I have been in Mesa Pata almost 3 weeks.That is not a lot of time, however, I can say that it was a lot of time. Not in the sense that I was bad or that it was heavy, however the days somehow here were really long. I admit that we woke up early, usually at dawn we had our first coffee. But it is also true that usually by 8 p.m. we were all already in our own space for the night. In any case, it was not the operating hours, though many, that stretched the time, but everything that happened in it. Nothing was predictable. Every morning I savored my coffee at the "mirador." For me it was a very special place. From here you could look over Machu Picchu, city and mountain. But not only that. It was all surrounded by mountains, 8 of them snow-capped. Often and often the clouds that seemed to dance and then rest in these places made it all the more fascinating. The "mirador" was nothing. In itself it was just a lawn with small pieces of tree trunk that you could use to sit on. Yet it was everything. Those moments were really special. Everything was silent. You didn't know what was waiting for you that day. But it didn't matter, because you were lost in that scenery. And also in the coffee. Just simply amazing.

I learned a lot during this time. I did things I had never done and changed a lot of my habits. Almost all of them actually. Many times I had to push my limits a little further. Both physical and mental. A few times I also felt that I really had enough, that it was too much. In the same day it could have been too cold or too hot. You could have been eaten by mosquitoes or chattering your teeth in the freezing rain. You could have been in the same place doing one repetitive thing or doing the whole time up and down the mountains.

In short, it was very varied and intense. I don't deny that I collected some physical pains today. But I also put a lot of experience and knowledge in my suitcase. I really had the opportunity to get to know and experience a culture that was unknown to me 3 weeks ago and, at the same time, meet people from all over the world.

It was sad to have to leave today. The people here really treated me as part of the family. They took care of me and taught me a lot. Like me, they were sorry and happy today. It was good to meet each other but we know the journey continues.

They asked me when we would see each other again. I didn't know how to answer. I tried a joke, but my Spanish is still not that good. Little matter. I think anything you could say in these situations would either not be enough or not adequate.

It is always quite complicated for me to live through these situations, but today I left quietly. After all, we know each other now, we have each other's contacts. If it has to be, one day we will meet again.

(ITA)

Oggi è stato un altro giorno nel quale ho dovuto salutare. Non posso dire che ci sto prendendo l’abitudine, nonostante negli ultimi 3 mesi ne ho davvero vissuti tanti di momenti così.

Sono stato a Mesa Pata quasi 3 settimane.Non sono tantissime, però posso dire che è stato un sacco di tempo. Non nel senso che mi sono trovato male oppure che è stato pesante, però le giornate in qualche modo qui erano davvero lunghe. Ammetto che ci si svegliava presto, solitamente all’alba si prendeva il primo caffè. Ma è anche vero che solitamente alle 8 di sera eravamo già tutti nel proprio spazio per la notte. In ogni caso non erano le ore operative, seppur tante, a dilatare il tempo, ma tutto quello che succedeva in esso. Nulla era prevedibile. Tutte le mattina assaporavo il mio caffè al “mirador”. Per me era un posto davvero speciale. Da qui potevi mirare Machu Picchu, città e montagna. Ma non solo. Era tutto circondato da montagne, 8 delle quali innevate. Spesso e volentieri le nuvole che sembravano danzare e poi riposare in questi luoghi, rendevano il tutto ancora più affascinante. Il “mirador” non era niente. Di per sé era solo un prato con piccoli pezzi di tronco di albero che potevi usare per sederti. Eppure era tutto. Quei momenti erano davvero speciali. Tutto taceva. Non sapevi cosa ti avrebbe aspettato quel giorno. Ma non importava, perché tu eri perso in quello scenario. E anche nel caffè. Semplicemente fantastico.

Ho imparato molto in questo periodo. Ho fatto cose che non avevo mai fatto e cambiato molte delle mie abitudini. Quasi tutte a dire il vero. Molte volte ho dovuto spingere un poco più in là i miei limiti. Sia fisici che mentali. Alcune volte mi è anche capitato di sentire che ne avevo davvero abbastanza, che era troppo. Nella stessa giornata poteva essere troppo freddo o troppo caldo. Potevi essere mangiato dalle zanzare o battere i denti sotto la pioggia gelida. Potevi essere nello stesso posto a fare una cosa ripetitiva o fare tutto il tempo su e giù per le montagne.

Insomma è stato molto vario e intenso. Non nego che oggi qualche acciacco fisico l’ho collezionato. Ma ho anche messo nella mia valigia tanta esperienza e tanta conoscenza. Ho davvero avuto l’occasione di conoscere e vivere una cultura a me sconosciuta 3 settimane fa’ e, nello stesso tempo, incontrare gente proveniente da tutto il mondo.

E’ stato triste dover andare via oggi. Le persone di questo luogo mi hanno davvero trattato come parte della famiglia. Si sono presi cura di me e mi hanno insegnato molto. Come me, oggi erano dispiaciuti e felici. E’ stato bello conoscerci ma sappiamo bene che il viaggio continua.

Mi hanno chiesto quando ci saremo rivisti. Non ho saputo rispondere. Ho provato con una battuta, ma il mio spagnolo non è ancora così buono. Poco importa. Credo che qualsiasi cosa si possa dire in queste situazioni o non sarebbe sufficiente o non sarebbe adeguato.

Per me è sempre abbastanza complicato vivere queste situazioni, ma oggi sono andato via tranquillo. In fondo ora ci conosciamo, abbiamo i rispettivi contatti. Se deve essere, un giorno ci rincontreremo.