Welcome to Jamaica

(ENG)

And here we are in Jamaica. First impression? Well, it's another world. I think it always is when you go to a new place, but of course this time it's even more special. I arrived at the airport quite dazed. I think I fell asleep a little bit on the plane and that only exacerbated the fatigue. Fortunately I already had my bus ticket done, but it took me forever to figure out where it was going to leave from. In my defense, however, I must say that the one I was supposed to take was the most hidden. Having found the location of the company, I obviously had no idea how things were proceeding. Again I received miraculous help and a girl who was coordinating the whole thing, seeing my difficulty, practically decided to babysit me. I left my duffle bag there, stacked with all the others, with a fragile note indicating the destination. I had already said goodbye to him, thinking I would never see him again. On the third try, I got on a bus. My babysitter looked at me satisfied and said: this is yours! The duffle bag always on the ground. But yes, I trust them, after all they will know what they are doing.

It went well, I arrived at the destination stop and the duffle bag as well! Okay, first step taken. Now someone should have been there waiting for me. Who knows what he looks like...but he should know me after all. Finally a 65-year-old gentleman approached and told me to go with him. I trusted him. We seemed to be babbling the same things. We tried to talk for a while and something was even said. Then he starts driving. The road gets smaller and smaller and climbs up the mountain. Half an hour goes by and he keeps going deeper into the forest. Whatever, we'll get somewhere eventually. Another 20 minutes pass and he stops in front of a gate. There seems to be nothing but that. A little stymied he goes down and opens it. We go up again. Then, finally, I see the property and a lady who comes to greet us. She is the one who will host me for the next 2 weeks. In return she tells me that I will have to help her with the garden. Then she looks at me puzzled. I don't seem to have gardening hands at all. She decides to give me a chance anyway.

She also prepared food for me. I eat and she explains. Then it is time to take a tour of the garden, the place where I will work. Time passes quickly, there are many things to see. But at the same time I get a chance to taste the fruits. There are so many of them and they are all incredibly good! Some I have never seen, others, although I know them, I feel like I have tasted them for the first time. Each one creates an explosion of flavor and you wonder how it is possible.


Night falls quickly here. Ten minutes after sunset everything is completely in darkness. At that point, however, the great symphony begins. We both stop, in silence, and I hear verses I have never heard in my life. She explains and lists the animals that do it. No particular animals, don't think of who knows what. It's just frogs, lizards, fireflies and other very popular things. Never have I heard some of them express themselves in this way. Yet they are just them. Even now that I am writing, there is a whole concert around me. And I still haven't learned all the people in it.


But I have time, and then even if I don't have to learn exactly everything, I know I can enjoy this world for a while.

(ITA)

Ed eccoci in Giamaica. Prima impressione? Beh, è un altro mondo. Penso che lo sia sempre quando si va in un posto nuovo, ma ovviamente questa volta è ancora più particolare. Sono arrivato in aeroporto abbastanza stordito. Credo di essermi addormentato un po' sull'aereo e questo non ha fatto che accentuare la stanchezza. Fortunatamente avevo già il biglietto del pullman fatto, ma mi ci è voluta un'eternità per capire da dove sarebbe partito. A mia discolpa devo dire, però, che quello che dovevo prendere io era il più nascosto. Trovata la sede della compagnia, ovviamente non avevo nessuna idea di come procedono le cose. Anche questa volta ho ricevuto un miracoloso aiuto e una ragazza che coordinava tutta la faccenda, vedendo la mie difficoltà, ha praticamente deciso di farmi da babysitter. Ho lasciato il mio borsone lì, accatastato con tutti gli altri, con un fragile biglietto indicante la destinazione. Lo avevo già salutato, pensavo che non lo avrei mai più rivisto. Al terzo tentativo sono salito su un pullman. La mia babysitter mi ha guardato soddisfatta dicendomi: questo è il tuo! Il borsone sempre a terra. Ma sì, mi fido, in fondo sapranno quello che fanno.È andata bene, sono arrivato alla fermata di destinazione e il borsone pure! Ok, primo passo fatto. Ora qualcuno sarebbe dovuto essere lì ad aspettarmi. Chissà come è fatto...ma in fondo lui dovrebbe conoscere me. Alla fine sì è avvicinato un signore di 65 anni dicendomi di andare con lui. Mi sono fidato. Sembrava farfugliassimo le stesse cose. Abbiamo provato a parlare un po' e qualcosa ci siamo anche detti. Poi inizia a guidare. La strada si fa sempre più piccola e si inerpica su per la montagna. Passa mezz'ora e lui continua ad addentrarsi nella foresta. Vabbè, prima o poi arriveremo da qualche parte. Passano altri 20 minuti e si ferma davanti ad un cancello. Sembra non esserci altro oltre a quello. Un po' stizzito scende e lo apre. Saliamo ancora. Poi, finalmente, vedo la proprietà e una signora che viene ad accoglierci. È lei che mi ospiterà per le prossime 2 settimane. In cambio mi dice che dovrò aiutarla col giardino. Poi mi guarda perplessa. Sembra che io non abbia proprio le mani da giardiniere. Decide comunque di darmi un'opportunità.


Ha anche preparato del cibo per me. Io mangio e lei mi spiega. Poi è ora di fare un giro per il giardino, il luogo dove lavorerò. Il tempo passa velocemente, le cose da vedere sono tante. Ma allo stesso tempo ho l'occasione di assaggiare i frutti. Ce ne sono tantissimi e sono tutti incredibilmente buoni! Alcuni non li ho mai visti, altri, nonostante li conosca, mi sembra di averli assaggiato per la prima volta. Ognuno di essi crea un'esplosione di gusto e ti chiedi come sia possibile.

La notte cala subito qui. 10 minuti dopo il tramonto tutto è completamente nel buio. A quel punto, però, inizia la grande sinfonia. Ci fermiamo tutti e 2, in silenzio e io sento versi che non ho mai sentito in vita mia. Lei mi spiega e mi elenca gli animali che lo fanno. Nessun animale particolare, non pensate a chissà che cosa. Sono solo rane, lucertole, lucciole e altre cose popolarissime. Mai sentito io alcuni di loro esprimersi in questo modo. Eppure sono proprio loro. Anche ora che sto scrivendo, c'è tutto un concerto intorno a me. E non ho ancora imparato tutti quelli che vi partecipano.

Ma ho tempo e poi anche non dovessi imparare proprio tutto, so che posso godermi questo mondo per un po'.